Tutela della biodiversità nella Riserva Naturale di Gilé

La Riserva Nazionale di Gilè, una delle prime aree protette del Mozambico, è stata istituita nel 1932 e si estende su 2100 km2 tra i distretti di Gilé e Pebane, nella parte orientale della provincia della Zambesia.  A causa dello sfruttamento indiscriminato delle sue risorse, di alcune pratiche tradizionali (ad esempio l’uso del fuoco) e delle scarse capacità di gestione da parte delle autorità competenti, oggi è la Riserva è in fase di rapido declino. L’area, solo ufficialmente protetta, ha urgente necessità di interventi per salvaguardare il patrimonio di biodiversità.

Il progetto “Gestione Comunitaria e Conservazione delle Risorse Naturali nei Distretti di Gilè e Pebane – Zambezia” nasce per sviluppare e promuovere una gestione corretta e sostenibile delle risorse naturali, soprattutto nelle zone rurali più povere e svantaggiate, e vede nel coinvolgimento delle comunità locali nei processi decisionali lo sviluppo di reali processi per la conservazione della biodiversità.

Nella Zona Tampone, collocata tra un’area caratterizzata da una totale mancanza di regolamentazione in materia di gestione delle risorse naturali (all’esterno della Riserva) e un’area dove l’accesso alle risorse è vietato (all’interno della Riserva), sono stati sviluppati studi ambientali, organizzati corsi specifici di formazione, attivate attività economiche sostenibili e avviate campagne di sensibilizzazione.

I guardaparco e lo staff del Dipartimento del Turismo (DPTZ) e della Riserva sono stati coinvolti in corsi sulla gestione sostenibile, le comunità si sono confrontare con nuove tecniche per la conservazione della biodiversità e l’agricoltura conservativa; gli agricoltori locali hanno avviato 120 appezzamenti agricoli sperimentali e sono nati gruppi di professionisti la pesca sostenibile, l’apicoltura, la falegnameria e la riduzione del conflitto uomo –animale. Dalle campagne di sensibilizzazione è inoltre nato un programma di scambio di strumenti usati per la caccia illegale con attrezzi agricoli.. e dalla vecchie lance ora nascono campi di peperoni, cavoli, cipolle e pomodori.