Riduzione della povertà e dell’insicurezza alimentare in 4 distretti della provincia di Zambezia, attraverso il miglioramento dei processi di post produzione agricola e l’inclusione sociale delle categorie più vulnerabili

Il progetto, finanziato dall’Ufficio Otto Per Mille Tavola Valdese (www.ottopermillevaldese.org) è realizzato nella provincia della Zambezia, la più densamente popolata del Mozambico con un’economia basata sull’agricoltura e sulle risorse forestali.

 

Obiettivo dell’azione è quello di contribuire ad una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile nei 4 distretti di Lugela, Derre, Namarroi e Gilé grazie ad un miglioramento dei processi di post-produzione agricola e attraverso un’inclusione sociale e lavorativa delle categorie più vulnerabili, come donne, indigenti e disoccupati.

 

Nell’area di progetto, infatti, la scarsa produzione agricola, una forte e trascurata incapacità di gestione dei raccolti e uno sviluppo rurale insostenibile causano povertà e insicurezza alimentare. Altro aspetto critico riguarda i raccolti che spesso non sono lavorati, con effetti negativi su commercializzazione in loco ed esportazione. Mancano inoltre iniziative per favorire l’export del surplus, possibile solo tramite intermediari, con esigui margini per i produttori.
Per questo motivo, l’iniziativa si focalizza su tre attività principali:

 

1. Creazione di 8 centri di stoccaggio e trasformazione;

2. Warehouse Receipt System (WRS) per export collettivi di stock agricoli verso mercati provinciali;
3. Promozione di una gestione inclusiva per un’equa ricaduta dei profitti su comunità e famiglie.

 

Il progetto ha come scopo quello di garantire una più solida catena di trasformazione del prodotto agricolo, affinché questo diventi un elemento di sviluppo economico, rafforzando le capacità commerciali e di esportazione dei beneficiari, ma anche di emancipazione sociale, valorizzando nel contempo il ruolo e le capacità delle donne. Attraverso campagne di sensibilizzazione e formazione di pari opportunità uomo-donna vuole assicurare quindi una cogestione inclusiva delle attività con ricaduta dei profitti a comunità e famiglie, oltre ad una maggiore inclusione delle donne nell’accesso e gestione dei prodotti agricoli e dei proventi derivanti dalla loro vendita.
L’iniziativa incentiverà quindi una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena, produttiva ed un lavoro dignitoso.