Immigrazione e Asilo. Dal piano del viminale al programma del governo

Viste le importanti novità nella gestione dell’immigrazione (ed in particolare dei flussi di richiedenti asilo) proposte dal ministro Marco Minnitti, le Ong della rete ‘LINK 2007’ intendono offrire il proprio contributo alla ricerca delle best practices, con uno sguardo rivolto anche al futuro.
«Lo facciamo – afferma Paolo Dieci, presidente della rete – forti delle analisi e degli approfondimenti fondati sulla nostra esperienza di cooperazione internazionale e di aiuto umanitario, sulla conoscenza dei paesi di provenienza, delle condizioni che favoriscono l’emigrazione, delle culture, delle aspirazioni dei migranti, delle difficoltà che incontrano nell’inserimento e nell’integrazione, dei problemi che la loro presenza può talvolta generare nelle comunità non adeguatamente preparate ad accoglierli».

 

Il documento di LINK 2007 presenta, per punti schematici e sintetici, alcune proposte per una strategia di politica governativa complessiva (non limitata quindi alla dimensione securitaria e di ordine pubblico, pur importante e presente), accompagnate dall’indicazione di scelte operative/normative per la gestione delle migrazioni spinte dalla ricerca di lavoro o forzate da guerre, persecuzioni o catastrofi naturali.
«Riteniamo che si debba affrontare la materia con una strategia unitaria e una visione politica di insieme, adottando misure da attuare a breve, medio e lungo termine, a seconda dell’urgenza, della complessità e delle difficoltà», evidenzia Nino Sergi, policy advisor di LINK 2007, che ha guidato l’elaborazione del documento. «Speriamo che il documento possa fornire elementi utili e sollecitare ulteriore dibattito e riflessione al fine della definizione di scelte e normative che trovino la convergenza di tutte le forze politiche».

 

La proposta è indirizzata in particolare al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Interno, al Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, alle Commissioni parlamentari competenti, ai Sindaci, ai Presidenti di regione e di provincia autonoma, alle associazioni, agli enti e agli operatori del settore.

 

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Fonte: Link2007