La ricerca europea incontra la ricchezza naturale dell’Ecuador

COSV sostiene la collaborazione tra Università italiane ed ecuadoriane per lo sviluppo di percorsi condivisi per la tutela della biodiversità, e promuove l’incontro tra ricerca europea di alto livello nell’ambito della biogenetica ed il patrimonio naturale dell’area andina per lo sviluppo di nuovi progetti internazionali.

L’Università Nazionale di Loja, in Ecuador, mantiene un ruolo chiave nelle relazioni con il COSV e a chiusura del progetto “Gestione sostenibile delle risorse naturali e valorizzazione della biodiversità in Ecuador e Perù” è stata invitata in Italia per un ciclo di incontri e visite con il Centro Agroinnova dell’Università di Torino e l’Università di Parma. Al centro dell’interesse, i percorsi paralleli degli Atenei sul patrimonio genetico dei prodotti orticoli, in particolare il pomodoro, e la resistenza naturale delle piante alle possibili malattie.

Il Prof. Rafael Morales, agronomo e docente di miglioramento genetico presso l’Università Nazionale di Loja, ha potuto illustrare ai colleghi italiani il percorso di ricerche che stanno seguendo in Ecuador, dove trova origine la pianta del pomodoro con le sue numerose specie selvatiche. Il pomodoro è infatti autoctono delle Ande Centrali, nell’area di confine tra Ecuador e Perù, e la ricchezza naturale locale permette un lavoro unico al mondo di raccolta, catalogazione e sperimentazione in serra e negli orti dell’Università.

Un lavoro che ha riscosso grande interesse in Italia, dove si seguono percorsi più improntati sulla ricerca teorica, non avendo a disposizione la ricchezza naturale dell’area andina. L’incontro con la Prof.ssa Maria Lodovica Gullino – direttrice del Centro Agroinnova di Torino e Vice Rettore per l’Internazionalizzazione, ed il Prof. Nelson Marmiroli – docente di Biotecnologie ambientali e direttore del dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Parma, ha visto quindi lo scambio di ricerche e saggi, l’illustrazione delle diverse tecniche usate per favorire la resistenza naturale delle piante e la visita alle serre e ai laboratori italiani.

Si aprono con questi incontri nuove possibilità di instaurare collaborazioni tra gli Atenei italiani e andini e coniugare studi e patrimonio naturale, per lavorare insieme alla tutela della biodiversità. Un percorso che l’Università Nazionale di Loja, insieme al COSV che coordina e appoggia l’iniziativa, ha già intrapreso con la firma di un accordo internazionale con l’Università degli Studi di Milano, la Pontificia Università Cattolica dell’Ecuador (a Quito), l’Università Tecnica del Nord di Ibarra (Ecuador) e l’Università Nazionale di Piura (Perù).