I diritti della natura

I diritti della natura
Biodiversità e sostenibilità. Attori e partnership.
Un caso emblematico: L’Ecuador
 

Lunedì 2 aprile 2012 – dalle 9 alle 13,30
Palazzo Greppi – Sala  Napoleonica
Via Sant’Antonio 10 – Milano

in collaborazione con il Comune di Milano e la
Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano

La salvaguardia della biodiversità è uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Un risultato per il quale la mobilitazione della società civile, a livello internazionale, ha coinvolto non solo l’opinione pubblica ma anche il mondo scientifico promuovendo concrete iniziative di riconosciuto valore scientifico.

La costituzione dell’Ecuador, approvata il 28 settembre 2008 dall’Assemblea Nazionale Costituente, riconosce e tutela i diritti della natura, facendo del paese il primo Stato ad aver approvato formalmente un simile riconoscimento. Tra i diritti della natura, proprio la difesa della biodiversità riveste una tale importanza da veder coinvolti molteplici attori pubblici e privati, ecuadoriani e internazionali.

Anche il COSV, da oltre un decennio ha deciso di dare il proprio contributo, per la salvaguardia di un bene comune, patrimonio inestimabile per tutti, lavorando innanzitutto con università locali, campesinos, associazioni di produttori, municipalità, organizzazioni deputate alle certificazioni di prodotti agricoli agro-ecologici. Tutti attori diventati, nel corso di questi anni, partner irrinunciabili per invertire la tendenza alla riduzione della biodiversità che – tra l’altro – impoverisce le fonti di alimentazione locali e pregiudica la sicurezza alimentare di vaste aree del pianeta.

Su queste basi si è innestato il progetto co-finanziato dal Comune di Milano dall’obiettivo ambizioso: capitalizzare, diffondere e promuovere l’adozione di saperi e buone pratiche agricole, per favorire l’implementazione di politiche ambientali sostenibili e promuovere la produzione ed il consumo di alimenti sani e tipicamente locali.

Si avvia così l’interscambio di esperienze fra governi locali e la formazione per gruppi di agricoltori, “da campesino a campesino”, per la riscoperta e valorizzazione delle tecniche andine di produzione e riproduzione delle sementi native (agricole, forestali, ornamentali e medicinali).

La collaborazione con gli istituti di ricerca e le università ecuadoriane ha permesso di realizzare ricerche sulla biodiversità di flora e fauna e su tecniche produttive locali, pubblicando e diffondendo materiale didattico a forte carattere divulgativo.

Un contributo decisivo è venuto dal coinvolgimento della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, che ha facilitato lo scambio e il confronto tra i docenti milanesi ed ecuadoregni, oltre al personale di progetto, sulle potenzialità e problematiche legate alla gestione e conservazione di sementi tradizionali.

Si è trattato di un impegno condiviso da una rete di università – Quito, Loja e Ibarra in Ecuador, Piura in Perù e la Facoltà di Agraria di Milano referente per l’Italia di numerose collaborazioni e ricerche sulla tutela della biodiversità in coordinamento con altre università italiane – per elaborare idee congiunte sul tema dell’agricoltura sostenibile, la biodiversità e l’agro-biodiversità e creare progetti comuni.

Il seminario del prossimo 2 Aprile, vuole rappresentare uno spazio per l’avvio di nuove partnership e collaborazioni, con l’obiettivo di rafforzare e valorizzare il ruolo dell’Ecuador in quanto “contenitore” di biodiversità unico al mondo, anche in vista della sua partecipazione all’EXPO2015 di Milano che a questi temi ha dedicato il proprio programma.