Fiera FIKANI 2018: scoprire e proteggere la Zambezia

“Allo stato attuale, il settore turistico contribuisce solo al 2,3% del prodotto interno lordo del Mozambico. Una percentuale che sfida tutti noi, perché il nostro paese ha un enorme potenziale turistico e, nella nostra azione governativa, è da considerarsi una priorità, basti guardare alle bellezze, alle ricchezze e alle aree conservazione in Mozambico.
Affinché il paese diventi un punto di riferimento nel mercato del turismo, dobbiamo continuare a investire a livello nazionale”.

 

Queste le parole del Primo Ministro del Mozambico Carlos Agostinho do Rosário, che ha fatto del turismo locale il focal point dei più recenti piani quinquiennali di crescita del Paese.

Una scelta accolta e portata avanti dall’INATUR – Istututo Nazionale Del Turismo – che per il sesto anno consecutivo ha organizzato a Maputo la Fiera Internazionale del Turismo, FIKANI, che inizia questo 22 Novembre e proseguirà per i prossimi tre giorni.

 

Seminari tematici, stand, mostre, gastronomia: un’occasione di incontro per aziende e istituzioni, per dare nuovi incentivi agli investimenti e ai partenariati tra il settore pubblico e privato, per la promozione delle ricchezze geografiche e culturali mozambicane.

Nell’ambito del progetto “Strengthening of financial sustainability and biodiversity of Gilé National Reserve – Mozambique”, finanziato dall’Unione Europea, il COSV supporta la partecipazione alla FIKANI della Direzione Provinciale del Turismo della Zambezia, e propone agli ospiti un nuovo modello di turismo eco-sostenibile, in una delle regioni più belle del Paese.

 

I visitatori dello stand, potranno assistere al lancio ufficiale dello spot “Riserva Nazionale di Gilé: un patrimonio da scoprire e proteggere (qui lo spot), che offre una narrazione visuale delle bellezze della Riserva, cuore della Provincia, in cui quotidianamente i partner del Progetto  lavorano al fianco delle comunità, per la salvaguardia della biodiversità.

La collaborazione tra le municipalità e gruppi di gestione locali, ricercatori, operatori della Riserva e comunità ha reso infatti possibile l’introduzione di strumenti innovativi e pratiche sostenibili, proteggendo l’ecosistema zambeziano e rilanciandone le infrastrutture.
Vogliamo far conoscere al mondo le bellezze della Zambezia, aperta al turismo sostenibile e a nuovi investimenti, mostrare il suo valore, invitare le persone alla scoperta.