La storia non raccontata dei detenuti libanesi

Il progetto riguarda I diritti umani dei malati psichici e in particolare dei criminali psichiatrici. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza e incoraggiare un movimento proattivo all’interno dell’opinione pubblica e dei decisori politici che promuova il rispetto dei malati psichici per garantire un giusto trattamento soprattutto di coloro che hanno commesso crimini.

Le condizioni all’interno delle carceri Libanesi sono molto dure e I le persone maggiormente dimenticate sono quelle che soffrono di una malattia mentale. Inoltre, gli articoli del codice penale riguardanti la malattia mentale hanno molte lacune.

All’interno del complesso tessuto di attività previsto dal progetto, sia i carcerati malati di mente sia coloro che stanno scontando l’ergastolo sono coinvolti nella teatro-terapia che consente ai beneficiary di esprimere se stessi; le performance prodotte si focalizzano sulla vita all’interno del carcere con le sue sfide e difficoltà. Oltre alle attività pratiche con I carcerati, un aspetto importante di questo progetto è il focus e la lobby sugli aspetti politici della questione. Tavole rotonde e momenti di incontro sono organizzati per sostenere il dialogo tra gli attori principali (inclusi giudici, avvocati, ministry) ed elaborare una nuova proposta di legge da sottoporre al parlamento.

Infine, cruciale importanza riveste la visibilità del progetto che permette di sensibilizzare un vasto numero di cittadini. Attraverso performance teatrali dentro e fuori le carceri e la distribuzione di materiale informativo la società potrà entrare in contatto con questa delicata problematica.