Conoscere, arricchirsi, creare una comunità

Il progetto Supporting Employability through Self Development, che per circa un anno ci ha visto in una partnership paneuropea di 10 paesi per il supporto allo sviluppo di competenze non formali dei giovani in Europa e Balcani, si è concluso lo scorso 8 giugno.

In questi mesi abbiamo avuto l’occasione di incontrare studenti e youth workers italiani e internazionali, che hanno partecipato attivamente in tutte le fasi del progetto, contribuendo in prima linea al suo successo.
Abbiamo chiesto ad Argia, studentessa e partecipante con COSV alle attività, di condividere il suo punto di vista e la sua esperienza nell’ambito del progetto.

 

L’istruzione e la formazione professionale sono cruciali per l’affermazione nel mondo del lavoro, ed è proprio su questo che il progetto SESD pone l’accento.
Lo sviluppo personale concerne il rafforzamento di determinate capacità, ad oggi richieste ai giovani e da considerarsi imprescindibili. Mi riferisco ad abilità comunicative, organizzative, a quelle di teamworking, così come consapevolezza di sé e intelligenza emotiva e, più in generale, le così dette soft skills, sul cui potenziamento l’educazione formale presenta non poche lacune.
La prima parte dell’iniziativa si è svolta a Prizren, in Kosovo. Per 7 giorni, insieme ad altri 29 giovani facilitatori ho preso parte a un training per rafforzare e ampliare il mio background professionale e potenziare le mie competenze personali, oltre che fungere da “agente moltiplicatore” al mio rientro in Italia.
In ognuno dei 10 paesi partner, infatti, sono stati organizzati dei workshop a livello locale, sfruttando gli strumenti e le conoscenze acquisite nel corso del training.

 

Abbiamo lavorato al fianco di una cooperativa milanese, Azione Solidale, per l’organizzazione di una giornata con i ragazzi del centro di aggregazione Creta. E’ stata un’esperienza piacevole e stimolante, per me come per i partecipanti, da cui abbiamo ricevuto ottimi feedback e con cui sicuramente non perderemo i contatti.
Il seminario, la fase finale del progetto, si è svolto a Durazzo, in Albania e ha riunito coordinatori di progetto, trainers e alcuni partecipanti ai workshop locali. Sono stati valutati i risultati ottenuti, analizzati i fallimenti, per una profonda comprensione riguardo il cammino da intraprendere in futuro nell’ottica del rafforzamento del capitale umano.

Siamo venuti anche a sapere che dopo il training in Kosovo, 4 partecipanti avevano trovato lavoro (Coincidenze? Io non credo)!

 

L’eterogeneità del gruppo è stata la linfa vitale per la creazione di una vera e propria comunità, tramite lo scambio di idee, conoscenze e la condivisione di esperienze personali e professionali.

 

 

Si è venuta a creare una bella sinergia tra i partecipanti, che al di là dei legami personali ha incoraggiato nuovi partenariati tra le organizzazioni dei diversi paesi.
Posso affermare che, la fine di questo progetto non rappresenta affatto un punto di arrivo, ma l’inizio di un nuovo stimolante percorso.